Il colle di Monsummano sorge alle falde settentrionali del Montalbano, elevandosi con la sua forma tronco conica per circa 340 metri sul livello del mare, dove il torrente Nievole si getta nella pianura.
Dell'antico castello sul colle si conservano oggi i resti della cerchia ellittica delle mura, che lo cingevano per un perimetro di circa due chilometri, e due delle tre porte di accesso: la porta di "Nostra Donna", a nord-ovest, e quella detta "del Mercato" o "Porticciola", che si affaccia, pressochè intatta, verso il colle di Montevettolini.
Delle numerose torri di cui era munito il castello resta, all'estremità occidentale della cinta muraria, una robusta torre pentagonale, diruta, che è una tra le più imponenti di tutta la provincia.
Al suo interno si poteva accedere solo da una piccola apertura posta a circa 7 metri da terra, raggiungibile con una scaletta a pioli, probabilmente retrattile. Nella sua forma attuale l'impianto della torre, restaurato in parte nel primo Novecento, è databile agli inizi del XIV secolo.
L'edificio meglio conservato del borgo è la Chiesa di San Nicolao, prospiciente l'antica platea communis, fondata nell'XI secolo e compresa nel plebato di Neure (o de Montecatino), entro la diocesi medievale di Lucca.
Di fianco alla chiesa è presente una terrazza panoramica naturale, ed in questo spazio si trova, a nord, l'antica chiesa di San Sebastiano, di fronte alla quale recenti scavi hanno portato alla luce le fondamenta di due edifici, dove sono stati rinvenuti frammenti di ceramica di varie epoche.
Seminascosti dalla boscaglia che circonda il nucleo centrale castello si conservano ad ovest i resti di un convento e nella zona orientale, nei pressi della torre, i ruderi dell'antico Spedale di San Bartolomeo.